
Pubblichiamo volentieri l’allert inviato dalla asl di Latina per quanto riguarda la situazione Morbillo presso la nostra provincia.
Alla luce della recente ripresa dei casi di morbillo sia a livello nazionale che europeo, delle indicazioni
regionali (Circolare Regione Lazio n. 603808 del 08/05/24 – allegato 1) e del piano aziendale per prevenzione
del morbillo dell’8/4/2024, si informa che sono stati segnalati casi confermati di morbillo anche nella nostra
provincia: nello specifico nella terza settimana di gennaio sono stati segnalati n. 2 casi confermati di
Morbillo nel Distretto 5 della nostra ASL, residenti a Minturno e Formia rispettivamente, di 39 e 40 anni di
età, non vaccinati. L’indagine epidemiologica non ha riscontrato una fonte nota comune, indicando una
verosimile circolazione del virus nella comunità.
Per una diagnosi precoce dei casi e per il controllo dell’infezione, si è ritenuto importante informare tutti i
medici ospedalieri e territoriali, operatori di PAT/PS/DEA, MMG e PLS, con particolare attenzione agli
operatori del distretto 5, e raccomandare di:
1) considerare il sospetto diagnostico di infezione da morbillo in presenza di sintomi compatibili;
2) notificare entro 12 ore ogni caso sospetto di morbillo al SISP (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica)della ASL a notificamalattieinfettive@ausl.latina.it o al referente del SISP territorialmente competente (ri-
portando nella segnalazione un recapito telefonico sia del caso sospetto che del medico notificante per unarapida comunicazione).
Con la notifica del caso, il SISP potrà avviare tempestivamente l’indagine epidemiologica, identificare i
contatti e mettere in atto tutte le azioni per interrompere o limitare la trasmissione, attraverso la vaccinazione
post-esposizione (entro 72 ore) dei contatti suscettibili e la ricerca attiva dei casi
3) Isolare i casi durante il periodo infettivo (da 4 giorni prima a 4 giorni dopo il rash)
4) Prevedere esami di laboratorio (prelievo di sangue e campione urine) per la conferma/esclusione del caso
5) Visitare i soggetti che riferiscono febbre e rash a domicilio e limitare il ricorso alle cure in PS/DEA ai
soli casi sospetti di morbillo che presentino sintomi e segni suggestivi di complicanze.CONTESTO EPIDEMIOLOGICO
Il virus del morbillo è estremamente contagioso e può avere serie complicanze: polmonite in 1 ogni 20 casi;
encefalite in 1 ogni 1.000 casi; morte in 1-2 pazienti ogni 1.000 casi; otite e diarrea in 1 ogni 10 casi; la
Panencefalite Sclerosante Subacuta (PESS), che si verifica anni dopo l’infezione primaria da virus del
morbillo, ha un’incidenza di 4-11/100.000 casi.
Prima dell’introduzione del vaccino contro il morbillo, grandi epidemie si verificavano ogni 2-3 anni e la
malattia era causa di circa 2,6 milioni di morti ogni anno nel mondo. Le campagne vaccinali hanno avuto un
forte impatto sulla riduzione di casi e decessi per morbillo, ma l’obiettivo di eliminazione non è stato raggiunto.
La sorveglianza nazionale ha rilevato un picco epidemico nel 2017 a cui è seguito un calo e poi un trend in
aumento negli ultimi due anni. Nel 2024 in Italia sono stati notificati 1045 casi a fronte di 44 nel 2023
(https://www.epicentro.iss.it/morbillo/bollettino/RM_News_2024_73.pdf).
La Regione Lazio riporta una delle incidenze regionali più elevate (35 casi per milione di abitanti) con 200
casi notificati nel 2024.
Dopo l’epidemia del 2017-2019, nella ASL di Latina, nel 2020 è stato notificato un caso importato dall’estero
e un suo contatto e nel periodo 2021-2023 non sono stati segnalati casi. Nel 2024 sono stati notificati 3 casi
confermati; dall’inizio del 2025 ad oggi sono stati segnalati 2 casi confermati, oggetto della presente nota.VACCINAZIONE DEI SUSCETTIBILI
Per contrastare la ripresa dei casi, oltre a interrompere la catena di trasmissione in presenza di un caso, è
indispensabile identificare i soggetti ancora suscettibili e inviarli ai centri vaccinali della ASL per la
vaccinazione. La fascia di età più a rischio di non essere coperta da immunizzazione o pregressa infezione
è quella tra i 20 e i 50 anni, cioè i nati in un periodo in cui la circolazione del virus del morbillo nella comunità
iniziava a diminuire grazie all’introduzione della vaccinazione, ma le coperture vaccinali erano ancora basse.
Si considerano immuni per il morbillo: 1) i soggetti vaccinati con due dosi di morbillo distanziate da almeno
4 settimane e documentate da certificato vaccinale oppure 2) i soggetti con IgG positive o pregressa infezione
documentata. La vaccinazione prevede due dosi di vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) distanziate da
almeno 4 settimane (in assenza delle controindicazioni di un vaccino vivo attenuato).
Orari e modalità di prenotazioni dei centri pediatrici e per adulti (allegato 2) sono disponibili sul sito della
ASL: https://www.ausl.latina.it/prevenzione-stili-di-vita/psv-vaccinazioni
Si ringrazia per la collaborazione e si resta a disposizione per approfondimenti.
Responsabile UOS Sorveglianza Profilassi Direttore UOC SISP
delle Malattie Infettive *Dott. Amilcare Ruta
*Dott.ssa Cristina Giambi